Lettori fissi

sabato 24 luglio 2010

IL CANTO DELLE SIRENE

Sono io l'Ulisse moderno che valica con passo fermo la porta della merceria, sinceramente sicura di acquistare un bottone, solo un bottone blu...
La merceria... Posto incantato, scaffali ricolmi di sublimi mercanzie, fili colorati, stoffe d'oltreocean
o, perle indigene, tele in attesa del proprio ricamo...
Ma senza l'omerica cera nelle orecchie, come resistere al richiamo di quel gomitolo color zucca che dall'alto del suo scaffale mi implorava di portarlo a casa.. : "sono nato per essere tuoooo.... Non puoi lasciarmi quiiii...." Ed effettivamente il suo colore aveva colpito subito la mia immaginazione, il richiamo era irresistibile!
D'altro canto anche quel bel pezzo di f
eltro color cioccolato, che sporgeva languido sull'altra mensola, mi trasportava fantasticamente su lavori mai eseguiti prima... Era una sfida, e una sfida non si rifiuta MAI!!!
Mentre da un cesto messo in basso, quasi nascost
o ad un occhio vigile ed attento mi faceva l'occhiolino una perla lucente... Poverina, lì tutta sola, senza un'anima, senza uno scopo nella vita... Insieme alla pallina d'argento ricamata come un damasco avrebbe fatto un figurone, e tutte e due insieme attaccate ad un lungo spillone avrebbero suggellato l'incontro con un matrimonio perfetto...
D'un tratto, il fiuto affinato percepì nell'aria quell'o
dore di legno ben noto... Meravigliose forme lisce e nude appena giunte aspettavano d'essere prese e trasformate lasciando libero sfogo alla fantasia di un'artista!
La commessa mi fissava con l'occhio di una Circe e un sorrisetto maligno e al contempo compiaciuto mentre mi aspettava dietro la cassa col ditino già lesto a battere sui tasti del pagobancomat....
E fu così che per g
iorni e giorni nessuno sentì più parlare della Zucchetta che, rintanata in casa soffrendo il caldo, ma stringendo i denti e i ferretti perchè le sfide lei le prende sul serio, lavorava ed elaborava... cuciva ed incollava... pirografava e trapanava....
Con al fianco la fidata Misy che immedesimatasi in Argo contribuiva ad innalzare il livello di calura alitandole amorevolmente addosso!
Grandi soddisfazioni ad ogni
lavoro finito, ma un'alone di oppressione aleggiava intorno alla stacanovista dell'hand-made...
C'era qualcosa che non andava... Un malessere.... Forse una dimenticanza che nel suo inconscio non la rendeva serena.... Cosa poteva essere? I lavori erano perfetti, tutto le era riuscito come voleva ma, ma qualcosa le impediva di rilassarsi appieno...
Poi, in una notte di tempesta, mentre il vento
ululava e faceva gemere i rami degli alberi... Ecco che, insieme ad un lampo che squarcio' il cielo livido, il pensiero torno' a quel giorno in merceria... E lei ricordo' ... Ricordo' in maniera vivida e reale di non aver acquistato, per colpa di quelle "sirene", il suo bottone blu....




P.S.: la meravigliosa base in legno su cui appoggia il mio puntaspilli è opera di Argante, vi consiglio di fare un salto QUI vi troverete tutti i suoi manufatti disponibili anche per voi!

giovedì 15 luglio 2010

CAMPANE, INCUNABOLI E TRUCIOLI DI LEGNO...

Secondo voi io sono una che ama gli incontri? E pensate anche che adoro fare sorprese? Credete che saprei organizzare una giornata speciale per un'amica speciale?
Sinceramente non lo so... Penso che dovrete andare a chiederlo a Verdesalvia che oggi ha passato una giornata insieme alla Zukky!
Che ho fatto? Dove l'ho portata? Volete tutti i dettagli? Proprio tutti-tut
ti? Allora mettetevi comode, perchè inizia il racconto...
Partendo da uno dei lati negativi della Salvietta e cioè che non aveva MAI visitato Bergamo (tze-tze... gravissima lacuna...) ho scarrozzato lei e la dolce Cla facendo loro da cicerone entrando ed uscendo da alcune delle vecchie porte delle Mura di Città Alta poi, parcheggiata l'auto, siamo salite tutte e quattro (io, Dani, Cla e Ambra) sulla funicolare che ci ha condotto nel centro della città antica! Ci attendeva la Torre del Gombito, il vecchio lavatoio in marmo, Piazza Vecchia con la bellissima Fontana del Contarini, il Duomo e SantaMaria Maggiore, la Cappella del Colleoni e il Campanone che, ogni sera alle 22.00, da tempo immemorabile batte 100 rintocchi (all'epoca servivano a richiamare tutti i cittadini usciti durante il giorno a lavorare nei campi, prima che i quattro portoni di accesso alla città si chiudessero), naturalmente ho fatto in modo che Salvietta si trovasse proprio sotto alla campana quando questa ha battuto un DONNNNGGGG.... Ahahah, avreste dovuto vedere la sua faccia!!! Dopo questo colpo basso, la gita è continuata per le viuzze della città camminando sull'antico pave' e sbirciando dietro a bellissime cancellate in ferro battuto, abbiamo assaporato l'atmosfera che impregna la mia, come altre città, che hanno vissuto la storia di epoche diverse.
E il pranzo? Dove potevo portare un soggetto come lei? Semplice, nelle ex carceri! Noooo.... Tranquille, non l'ho fatta intern
are propinandogli della sbobba passata attraverso delle inferiate, abbiamo assaggiato gustosi piatti sedute sotto ad un pergolato d'uva con vista sui colli di Bergamo, in un'osteria ricavata in un'ala delle carceri... (Non sono così perfida....)
Pancia piena chiama riposo? Assolutamente no! Un'altra sorpresa attendeva la nostra Dani: L'antica Biblioteca A. Maj con i suoi testi antichi, lo schedario a cassettini in legno con ancora le schede originali scritte a mano, con caratteri svolazzanti lasciati da un pennino intriso nell'inchiostro, e un cicerone d'eccezione, Bruno, il custode da più di trent'anni della biblioteca, che ci ha
mostrato una cinquecentina, un bellissimo volume con disegni di erbe officinali, delle pergamene, un terrarium e, dulcis in fundo, il libro più piccolo del mondo scritto e dedicato da Galileo ad una gentil donna... Una manna per l'obiettivo della Salvietta!
Poi, dopo un gelatone e la visita a Santa Maria Maggiore con i suoi preziosi arazzi appesi ai muri, la funicolare ci ha riportato in città bassa.
Finita la gita? Ma nemmeno per idea! C'era un'ultima sorpresa che attendeva la Fiorentina in visita (da non confondersi con una bisteccona munita di osso e gambe che gira per le città con una cartina topografica in mano...).
La signora Verdesalvia era attesa dal mio papà, eletto da lei medesima "su' babbino adottivo", il quale come ormai è ben noto, scava, in
taglia, scolpisce e trafora il legno meglio di Mastro Geppetto!
Tour rapido del laboratorio ingombro di sgor
bie, trapano, sega e piallatrice... Piccola esposizione en-plein-air degli ultimi lavori terminati, baci abbracci risate e regalini... Come avrebbe potuto finire la giornata se non così???
Salvietta cara, spero tanto di essere riuscita a farti entrare nel cuore un pezzetto della "mia" Bergamo che adoro, io e Ambra ci siamo divertite e con voi abbiamo passato una bellissima giornata, e se vi andrà di tornare a trovarci ,vi faremo visitare tanti altri scorci suggestivi e unici!
Grazie anche per il bellissimo r
egalo, adoro la lavanda e sapere che questa stupenda ghirlanda a forma di cuore è stata fatta da te con i fiori del tuo giardino, mi riempie di gioia! Il cestino è stupendo e non so se avrò il coraggio di usare il prezioso sapone...
Per tutte voi che non avete potuto esserci oggi dedico alcune foto, poche per la verità, perchè voglio ch
e sia prerogativa di Daniela pubblicarle sul suo blog, percio' che aspettate? Andate subito a vederle da lei!!!!

martedì 6 luglio 2010

C'ERA UNA VOLTA ....

Come in una delle migliori favole, l'inizio di questo post non potrebbe cominciare senza un ....
"C'era una volta, in un paesino infreddolito da un'insolita estate umida e piovosa, una piccola scarmigliata Zucchetta che cercava disperatamente di
preparare le valigie per partire con la famiglia alla volta delle sospirate vacanze... Ciabattando per casa, piegava e riponeva le vesti più svariate in una minuscola valigia che, senz'altro per magia, riusciva ad ospitare inspiegabilmente chili e chili di magliette e abitini, salviettoni, ciabattine ed ettolitri di solari.
Fu così che la famigliola, s'avviò per la lunga via che li avrebbe p
ortati al caldo, al sole, al mare e al dolce far niente... Ma una nuvola malefica li prese di mira e li inseguì malignamente per tutta la strada scaricando secchiate d'acqua sulla loro fulgida carrozza! Il vento e il freddo sferzarono i fianchi del grigio destriero, ma il Principe riuscì a tenere ben salde le redini e a far arrivare sane e salve le sue Principesse nell'agognata dimora vacanziera...
L'emaciata Zucchetta riprendeva colore man mano che i giorni
passavano, attorniata da amiche sincere e allietata dai giullari dell'animazione, che subito dopo la prima imprecazione detta a denti stretti e mostrando i ferretti, capirono che era meglio non disturbarla più ne' per il risveglio muscolare ne' per il gioco aperitivo...
Fu così che coccolata dal suo Principe, che non le faceva mancare rilassanti passeggiate in riva al mare e gelatoni stratosferici alla faccia dei buoni propositi e dei rotolini a livello giro-coscia, la
zukk passò pian-piano dal colore verde palude-viola melanzana a quello più consono al suo nome arancio dorato-bruno ambrato!
I giorni volavano piacevolmente allietati da simpatici camerieri che alla richiesta di avere qualche vongola in più sulla pasta appena scodellata (visto che ce n'era una sola come la particella dell'acqua... e considerato il fatto che pure al pranzo precedente la zukk trovò nel suo risotto "gamberi e limone" tanto limone e un solo
gamberetto...) il giovin ragazzuolo appena uscito da una scuola di bon-ton le rispose, mettendole una cazzuolata di vongole nel desco: " He, certo Signo' che sfigaaa..." ...
Per pura fortuna la zukky non dovette effettuare la manovra di Heimlich alla figliola che presa da un convulso si stava soffocando con una vongola... appunto...
Lo sciabordio delle onde e il vento del sud porto' all'ombrellone zuccoso una nuova amicizia pelosa, no... non era il bag
nino debitamente provvisto di propria abbondante pelliccia su braccia e petto... era un musetto vispo e attento che cercava coccole e amicizia, un cagnolone girovago che mi sarei portata volentieri a casa, battezzato "Giuseppe" da Annalisa, la mia amica amante di tutti gli animali del mondo! Fu un'incontro commuovente, finch'è Giuseppe non parve voler "assaggiare" la cagnolina Pincher della mia amica... Eh si che gli avevamo già elargito acqua fresca e biscottino... Che volesse anche il primo oltre all'aperitivo?
Perchè in Puglia sono abituati a mangiar bene, preparando anche cose semplici, ma genuine.. Tant'è che l'allegra comitiva se ne ando' una sera alla "Farmacia dei sani", si, si... proprio così... Una farmacia davvero speciale con una cuoca sublime che prepara miriadi di antipasti appetitosi! Qui la glicemia balla la lamb
ada e il colesterolo fa la Ola... Ma ne vale la pena e si torna cantando all'ovile soprattutto se si è assaggiato un bicchiere di vino della casa a 14°!!!
Ahhhh... Le vacanze, che magnifica invenzione! Non sarebbe fantastico lavorare 30 giorni all'anno e andare in vacanza per gli altri 335? (La raccolta firme è in atto...)
Ma come nelle favole più belle, anche questa ha avut
o il suo finale, con le lettere d'oro in stile gotico la Zukky vide scritto nel cielo terso di Bergamo "The end"...
Fuse la lavatrice a furia di lavaggi, piegò i fili dello stendino
con carichi inumani di t-shirt, ripulì il suo castello e spazzolo' la recalcitrante Misy che dopo le prime forsennate effusioni comprensive di craniata alla gamba del letto, penso' bene di sfuggire alla spazzolata selvaggia spalmandosi a pelle d'orso tra il tavolino del salotto ed il divano...
E fu così che la sveglia delle 6:05 di stamane dissolse in un "Bip" quel magnifico alone in cui le nostre vacanze sono da sempre avvolte!

"A MILLE CE N'E' - NEL MIO CUORE DI FIABE DA NARRAR- VENITE CON ME - NEL MIO MONDO FATATO PER SOGNAR...."